Dopo due anni trascorsi ad affinare in barrique, è finalmente uscito “Cioccolata per le Orecchie”, album di Dado che contiene 14 brani, una copertina strepitosa (Riccardo Guasco) e un singolare formato USB-card a sostituire il CD!
Chi ha ascoltato ”L’Assaggio”, EP del 2009 che anticipava questo nuovo album, o ne ha semplicemente apprezzato la foto di copertina, comprenderà immediatamente lo stretto legame fra il cantautore e quello che il cioccolato rappresenta. Come questo sublime alimento è puro piacere per il palato, così i brani di Dado vorrebbero sollecitare il nostro udito. Un gioco di parole e di sensi affidato proprio al cioccolato, emblema della varietà, del contrasto di colori, di sapori e simbolo di tentazione e…dipendenza!! Un disco per golosi di musica.
La caratteristica più evidente, già dal primo ascolto, è appunto la diversità degli stili e dei riferimenti musicali presenti in ogni canzone. La peculiarità di Dado Bargioni è sempre stata quella di non averne mai fatto una questione di “genere” o di tendenza. “Cioccolata per le Orecchie” è una raccolta di parole vestite (musicalmente) in modo differente a seconda dell’occasione, ma che, nonostante questo, ci restituiscono un prodotto coerente e ben equilibrato nelle sue sfaccettature. La contaminazione musicale, nella “visione” di Dado, mantiene comunque quel sapore acustico o se vogliamo “classico”, che a tratti fanno di questo un disco d’altri tempi. Interamente registrato e mixato in analogico al “Triton’s Studio” da Gaetano Pellino (fratello di Neffa e abile tecnico di tutti i suoi album), il disco mantiene volutamente quell’ inconfondibile tocco “brownie low-fi” (per rimanere in tema con la cioccolata) tipico dell’originale banco “Sound Workshop series 40”, console analogica usata negli anni ‘70. Pochissimi gli strumenti elettronici (tastiere, drum machine) ma tanti, in più di due mesi, i musicisti passati dallo Studio sulle colline sopra ad Acqui (AL), per registrare in presa diretta le loro parti. La filosofia durante le sessioni è stata quella di limitare al massimo i “take” (“buona la prima”, direbbero al cinema). Più si ripete, più si perde di spontaneità. Per poter fare questo servono ovviamente ottimi musicisti, ma anche la volontà di non accanirsi troppo sulle correzioni, lasciando che anche il piccolo errore o lo scricchiolio contribuiscano a dare umanità e calore alla performance! Citando Sam Phillips, proprietario della Sun Records e scopritore del giovane Elvis, il sound di “Cioccolata per le Orecchie” potrebbe dirsi: “imperfettamente perfetto”.
I testi occupano un capitolo a parte. La ritmica delle parole e i giochi di allitterazione, il simbolismo e le metafore sono tra le caratteristiche più evidenti del cantautore Dado. Dare voce e anima alle “cose” che ci stanno intorno, è per Dado il modo di guardare e descrivere l’uomo senza esplicitamente parlare di lui, dei suoi pregi o dei suoi difetti. Sarà chi ascolta (se vorrà) che potrà approfondire, ritrovandosi e perfino stupendosi, nel condividere lo stesso destino di una formica!